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Studiare e/o lavorare: questo è il problema!

“Con la cultura non si mangia” diceva Tremonti. E allora a cosa serve impegnarsi all’università? Ha ragione il ministro Poletti nel dire che laurearsi a 28 anni e con 110 e lode “non serve a un fico”? Il voto non serve: conta “non cosa sai, ma chi sei“. Le enormi difficoltà per gli studenti lavoratori sono funzionali in un Paese dove il figlio dell’operaio non deve diventare dottore. Succede così, sempre con maggiore frequenza, che gli studenti universitari si impegnino nella ricerca di un lavoro saltuario persostenersi economicamente durante il...

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Fonte originale: : ParmAteneo - Monday, 30 November, 2015