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“The Ballad of Sexual Dependency”: il flash di Nan Goldin illumina le vite al limite

La bellezza e l’oscenità. Immortalate in una convivenza disperata. Dall’oscurità dei meandri newyorkesi degli anni 70, Nan Goldin porta alla luce le esistenze sregolate di uomini sopraffatti dalle dipendenze: droga, alcool e sesso. Dagli scatti emerge una visione genuina, quasi pura, di una realtà terribile. L’intento è quello di riprendere i suoi amici e amanti in un grande, anomalo, album di famiglia. La sua famiglia originaria invece l’ha abbandonata da ragazza, dopo il suicidio della sorella diciottenne. Da Boston arriva a New York, dove, tra gli anni 70 e 80...

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Fonte originale: : ParmAteneo - Thursday, 14 December, 2017