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Coronavirus, flashmob e il limite sottile tra solidarietà e buonismo

I primi accordi di chitarra si sono levati a Benevento, dai balconi di un centro abitato che si è in poco tempo trasformato in 15 minuti di musica ed evasione dalla realtà. A ruota le città d’Italia hanno replicato con libere iniziative e appuntamenti fissi diffusi dai social. I flashmob della solidarietà resteranno forse negli annali di questo tempo segnato dal Coronavirus, un po’ come quel “Poo po po po po poo po” del 2006. Prima ancora dei tamburini e delle casse fuori dalle finestre, altre iniziative spontanee erano sorte...

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Fonte originale: : ParmAteneo - Tuesday, 24 March, 2020